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Tra il 2013 e il 2014, prese forma in quasi tutte le sedi della azienda nazionale Koiné, un Cobas Fao di Slai Cobas che part+ì da una riunione a Padova di alcuni autisti con Paolo Dorigo e che giunse ad un certo punto ad unire con 8 delegati di 4 sedi, oltre 130 autisti, in gran parte stranieri, ma anche italiani.

Le proteste furono accompagnate da una sequenza impressionante di lettere disciplinari, che fece rimpiangere i primi due anni alla Bommartini, e da alcuni incontri con l'Azienda, che si svolsero presso la sede di Koiné a Fiumicino (RM) ed in un hotel a Calenzano (FI).

Ma anche dalla intesa tra la leadership aziendale e i sindacati confederali, che tuttavia non fermarono le lotte.

L'ondata di proteste durò due anni in particolare a San Giorgio in Bosco (PD) e Madone (BG) e successivamente continuò a Fiumicino (RM) e Calenzano (FI) e poi nei subappalti di Koiné.

Nel 2017, Koiné cedette il passo in diverse sedi, a subappalti, e in parte, per chi accettò, in Koiné Transport.

Paolo Dorigo è convinto che la ristrutturazione aziendale di Koiné fu fatta per ragioni di governo del conflitto sindacale, portando in pochi anni l'azienda principale a gestire da 350 a 120 camion senza perdere il lavoro che San Pellegrino continuava ad assegnargli.

Queste foto sono del primo sciopero alla Acqua Vera di San Giorgio in Bosco (PD).

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